Il rischio di influenza aviaria è ancora presente tra noi

Le autorità sanitarie sono preoccupate da un ceppo di H5N1, conosciuto anche come il virus dell'influenza aviaria, che ha colpito gli abeti gli uccelli in Asia e in Russia. Inoltre ha infettato più di 100 persone negli ultimi 18 mesi, uccidendo circa la metà di loro. Gli scienziati temono che il virus potrebbe cominciare a diffondersi fra gli esseri umani e quindi questo sarà scatenare una pandemia globale.

Alla riunione annuale regionale della Organizzazione Mondiale della Sanità a Auckland, Nuova Zelanda, tra gli altri elementi di primo presentato, ci si aspetta di essere discusso il ceppo H5N1 dell'influenza aviaria.

Il portavoce dell'OMS ha dichiarato che, anche se i mesi freddi in Asia potrebbe ridurre i danni prodotti dalla malattia, i fattori di rischio rimarrà la stessa.

Richard Nesbit, il direttore ad interim regionale per il Pacifico Occidentale dell'OMS sostenuto che il rischio pandemia è ancora presente perché il virus è altamente integrato nell'ambiente. Oltre alle continue epidemie nel pollame in Indonesia, ora ci sono apparsi nuovi casi in Cambogia e Thailandia troppo.

In questo momento tutti i casi in cui gli uomini si ammala è apparso a causa di un contatto stretto con volatili infetti, ma alcuni casi particolari, come quello in cui una intera famiglia (sette membri) è morto in quanto i membri diffusione della malattia tra loro, hanno messo in guardia gli scienziati sulla possibilità che la malattia possa mutare e quindi trasmettere più facilmente tra gli esseri umani, portando a una pandemia globale.

Richard Nesbit ha detto che c'è la speranza che saremo acquisire il controllo della malattia, e ha dato come esempio il caso del Vietnam, che aveva 42 persone decedute di influenza aviaria (questo collocando il paese nella classifica delle vittime al secondo posto dopo l'Indonesia, con 49 morti), e dopo la campagna del governo in merito a una vaccinazione di massa del pollame non sono stati registrati decessi ogni nuovo.

Nesbit anche affermato che è molto importante per le persone di essere preparati, non colto di sorpresa, e di non dimenticare ciò che era accaduto, anche se ci ha passato tre anni della presenza dell'influenza aviaria, perché il rischio è ancora presente.

Anche se i media e il pubblico si è stancato di sentire le stesse cose circa una possibile pandemia globale, è lo scienziato e la responsabilità del governo di continuare ad informare tutti circa l'evoluzione del virus e dei possibili rischi ad esso collegati.